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Elezioni regionali, l’appello al voto della Cgil di Roma e Lazio

Domenica 12 e lunedì 13 febbraio si vota per il rinnovo del consiglio regionale e del presidente della giunta regionale del Lazio. Le elezioni politiche del 25 settembre scorso hanno registrato in tutto il Paese e anche a Roma un calo nella partecipazione al voto. Solo il 64,34% degli aventi diritto, nella regione Lazio, ha esercitato davvero questo diritto: 8 punti percentuali in meno della precedente tornata elettorale. In alcuni territori la partecipazione è calata anche di oltre 12 punti percentuali. Un calo, in aumento, che si registra alle elezioni di ogni livello istituzionale e che tocca lapice nei territori in cui i problemi e il disagio sociale sono più forti e la presenza delle istituzioni più debole.

Partecipare alle scelte e ai processi decisionali è sempre un fatto importante nella vita democratica di un Paese. Lo è perché frutto della lotta delle precedenti generazioni, che hanno lottato per conquistare questo diritto, nientaffatto scontato. Lo è perché ognuno di noi deve essere convinto che il proprio voto conta per determinare il futuro di un’intera collettività.

La scarsa affluenza alle urne è un dato che ci preoccupa. Siamo fin troppo consapevoli che sia il sintomo di una disaffezione da parte dei cittadini, di un profondo disagio, figlio, a sua volta, della disillusione e che la cura sia un processo lungo che richiede impegno, ascolto e fiducia.

In momenti come quello che stiamo attraversando, di grandi trasformazioni e di crisi profonde, la partecipazione alla vita democratica diventa ancora più importante per determinare il modello di società che si desidera.

Negli ultimi anni le condizioni di lavoro sono peggiorate, sono aumentate le disuguaglianze e le ingiustizie sociali. Questo ha fatto venir meno la speranza in un cambiamento, ha fatto ripiegare ognuno nella propria solitudine.

Siamo convinti che nessun rilancio della Regione Lazio, nessun miglioramento della qualità della vita, nessun nuovo modello di sviluppo sostenibile possa realizzarsi senza il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori delle pensionate e dei pensionati. Solo attraverso una grande partecipazione democratica riusciremo a uscire dallemergenza sanitaria e dalla crisi economica, dando un futuro ai territori in cui viviamo.

In queste settimane abbiamo chiesto alle forze politiche che si candidano al governo della Regione Lazio di aumentare i momenti di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, che rivendicano il diritto a essere coinvolti e di esprimere con chiarezza la loro posizione su temi centrali sia sull’idea di paese, che sul modello di sviluppo per noi incentrato sull’occupazione di qualità, la giustizia sociale e la tutela dell’ambiente.

Abbiamo riaffermato soprattutto in questi ultimi giorni come sia indispensabile non dar seguito a riforme che scardinano i principi su cui si fonda la nostra Repubblica, come lautonomia differenziata, e far vivere e applicare i contenuti di quella straordinaria Carta dei Valori che è la nostra Costituzione, La Costituzione dei diritti, nata dalla Resistenza e dalla lotta antifascista, primo tra tutti quello al lavoro, principio su cui si fonda la nostra Repubblica e che allarticolo 48 afferma che il voto è un diritto ma anche un dovere civico.

Lesperienza ci insegna che un diritto è tale solo se lo si esercita. E allora esercitiamo i nostri diritti, andiamo a votare!

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