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Sanità: Coordinamento territoriale Insieme per la Costituzione, sabato 24 a manifestazione per diritto a salute

I diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione devono essere pienamente riconosciuti e concretamente esigibili a ogni latitudine del Paese. Così, il Coordinamento territoriale “Insieme per la Costituzione”, che ieri si è riunito presso la sede della Cgil di Roma e del Lazio, in vista della manifestazione nazionale del 24 giugno in difesa del diritto alla salute, dentro e fuori i luoghi di lavoro e per un Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale. “Anche nel nostro territorio – continua la nota – ci misuriamo ogni giorno con gli effetti della deriva in corso, che indebolisce la sanità pubblica, consegnando alla speculazione privata parti sempre più consistenti dell’assistenza sanitaria. A Roma e nel Lazio curarsi è una corsa a ostacoli: il 40 per cento delle persone non riceve le cure nei tempi previsti per legge; in 10 anni sono diminuiti del 24 per cento i posti letto nelle strutture pubbliche; in 20 anni sono aumentati dell’87 percento i precari nel Servizio Sanitario Regionale; nel 2022 l’11 per cento delle persone ha rinunciato a curarsi per motivi economici; dal 2021 al 2022, a causa dell’abbandono della prevenzione e della conseguente incapacità di garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, sono aumentati del 45 per cento gli infortuni sul lavoro; per le persone non autosufficienti l’aspettativa di vita è inferiore a 20 anni; le strutture pubbliche negli ultimi 20 anni hanno perso il 12 per cento del personale”.

“Per difendere il Servizio Sanitario Regionale e Nazionale, anche formulando proposte per un suo rilancio – prosegue la nota del Coordinamento – saremo quindi in piazza della Repubblica sabato 24 giugno, a partire dalle ore 10. Da lì raggiungeremo in corteo Piazza del Popolo dove si terrà il comizio conclusivo”. “La manifestazione del 24 giugno è solo la prima di una serie di iniziative in vista della mobilitazione del 30 settembre, sempre a Roma, contro l’autonomia differenziata e la precarietà – conclude la nota -. Per questi motivi le associazioni presenti alla riunione hanno deciso di dare continuità alla propria azione finalizzata alla condivisione di iniziative volte alla riaffermazione del diritto alla salute nella nostra Regione”.

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