Cgil e Fp Roma Lazio: bene approvazione regolamento per inserimento persone svantaggiate
L’Assemblea Capitolina ha approvato il regolamento “delle procedure contrattuali per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e molto svantaggiate a rischio di esclusione sociale”.
Così, in una nota, la Cgil e la Fp Cgil di Roma e del Lazio. “Finalmente – continua la nota – arriva uno strumento che, nell’ottica dell’inclusione, dà opportunità di inserimento lavorativo nella cooperative di tipo B a un mondo che nella realtà ne è escluso ed è quindi escluso da reali possibilità di autodeterminazione. Si tratta di persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, di ex detenuti, di donne vittime di violenza e tratta, di minori in età lavorativa che provengono da famiglie e situazioni di marginalità nella città di Roma”.
“Siamo soddisfatti – dice ancora la Cgil Lazio – per la modalità di lavoro condiviso con la Commissioni Cultura e Lavoro, dove il nostro sindacato ha contribuito nel merito e nel dettaglio del regolamento, in applicazione del nuovo Codice Appalti che, all’art 112, prevede una riserva di almeno il 5 per cento di appalti sotto soglia di partecipazione e di esecuzione, alle cooperative di tipo B e ai consorzi sociali che hanno il 70 per cento di cooperative di tipo B, e ancora, sotto i 130mila euro, prevedendo l’affidamento diretto e la convenzione per i servizi strumentali di Roma Capitale che permette inserimento diretto di persone fragili”.
“Finalmente – prosegue la nota – si esce dall’odiosa logica del massimo ribasso che taglia la qualità dei servizi erogati, i salari e i diritti dei lavoratori e si riconosce un vantaggio di opportunità a chi normalmente è condannato a restare indietro o totalmente estromesso da ogni possibilità di emancipazione, in sintonia con la legge 381/91, con la legge 68/99, con la normativa europea le leggi regionali e con il Decreto 77/2022 relativo alla governance per i progetti Pnrr. Finalmente la città di Roma riguadagna un ruolo di promozione sostenendo l’inserimento lavorativo e restituendo dignità a chi vive un disagio”.
