Roma: la Cgil ricorda i 131 anni dalla fondazione della Camera del lavoro nella Capitale
Un evento per commemorare i 131 anni dalla fondazione della Camera del lavoro di Roma. Questo pomeriggio si è tenuto nella sede nazionale della Cgil l’evento “La Cgil nella Capitale dall’8 maggio 1892”. Un’occasione per ricordare le varie tappe della storia della Camera del lavoro e il suo forte legame con la città di Roma Capitale d’Italia, la cui costituzione risale ad appena 21 anni prima, il primo luglio 1871, e condividendone le alterne vicende. Nel corso dell’evento è stato ricordato uno dei protagonisti del sindacalismo italiano, Giuseppe Di Vittorio, e il rapporto del sindacato con il movimento studentesco del 1968 e negli anni Settanta. “La storia della nostra organizzazione è la storia della nostra città e del nostro Paese, e le trasformazioni che ha subito sono quelle che ha subito Roma”, ha detto il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola. “Quando uno ha il privilegio e l’onore di essere alla guida di un’importante organizzazione è necessario curare la casa comune”.
“Per farlo – ha aggiunto Di Cola – bisogna conoscerne la storia, e se si vuole costruire il futuro bisogna vivere nel presente e curare la memoria, e trasferirla a chi milita. Abbiamo deciso di dotarci di un centro studi, di riaprire l’archivio storico in modo che sia aperto alla città, e di ospitare la fondazione Di Vittorio. L’ambizione che abbiamo è di ripopolare la Cgil anche su questi temi, dando cittadinanza a intelligenze e soggetti diversi. Non abbiamo l’idea di fare solo un ciclo di seminari, ma abbiamo l’obiettivo di conoscere la nostra storia per costruire un futuro migliore. Oggi non mi sentirei di dire a un cittadino che se ha un problema può andare in Camera del lavoro, ma è un auspicio che dobbiamo immaginare se vogliamo essere quel soggetto che cambia davvero le cose”, ha concluso. Il convegno ha raccolto le riflessioni dello storico Giuseppe Sircana, della responsabile dell’archivio storico della Cgil Nazionale, Ilaria Romeo, del professore emerito di Storia contemporanea dell’Università degli Studi Roma Tre, Carlo Felice Casula, e del presidente della Fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni.
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